Il vescovo di Mazara ribadisce di non avere “nessuna pietà” nei confronti di Matteo Messina Denaro, responsabile di centinaia di morti.
Recentemente le forze dell’ordine hanno arrestato il boss mafioso Matteo Messina Denaro, latitante da ben 30 anni. Attualmente il criminale responsabile di centinaia di morti, nonché delle stragi di Capaci e via D’Amelio, si trova in carcere a scontare la sua pena. Affetto da tumore al colon, si sta anche sottoponendo alle cure chemioterapiche nel carcere abruzzese in cui si trova recluso.
Alla luce del suo arresto, un uomo delle istituzioni noto per essere contro la mafia, il vescovo Domenico Mogavero, rivolge un messaggio a tutti coloro che – per un motivo o per un altro – hanno favoreggiato l’attività criminale di Messina Denaro. “Adesso che la paura è stata arrestata, parlate!”, dice.
Il racconto di Monsignor Domenico Mogavero
Il vescovo Mogavero racconta: “Avevo invitato Matteo Messina Denaro a costituirsi o a venire da me o comunque a lasciare la latitanza liberando, Castelvetrano e oggi sappiamo Campobello, da una cappa di piombo che infanga tutto il territorio”.
Mogavero è conosciuto per il suo impegno contro le attività mafiose e criminali. La sua attività volta alla neutralizzazione di questo tipo di criminalità, si è svolta nella diocesi di Mazara. Diverso tempo addietro il vescovo aveva anche scritto un libro intitolato “La chiesa che non tace”, in riferimento proprio alla mafia.
“Oggi gioiamo di questo fatto che ci ha sorpreso per i tempi e per i luoghi, non pensavo che potesse essere beccato a Palermo o che avesse tutta questa ramificazione qui a Campobello. Tanti hanno gioito, italiani, castelvetranesi e campobellesi – dice Mogavero – tanti altri, chi per amicizia, chi per paura oggi temono che gli sia chiesto conto di certi fiancheggiamenti e coperture.”
E prosegue: “Adesso la paura dovrebbe essere passata perché lo Stato ha vinto ed ha catturato il sanguinario, quindi è inoffensivo. Parlate, potreste svelare elementi che possono giovare alle indagini. Non ci vuole tanto coraggio, bisogna essere coerenti con il proprio ministero”.
Il vescovo ribadisce che Messina Denaro “non è persona per cui possiamo avere pietà perché ha ammazzato innocenti ma soprattutto bambini. Non credo lui si convinca a parlare, è un uomo duro che ha sparso tanto sangue e non credo che abbia la voglia di parlare”.
